Manu Larcenet racconta il suo anno di servizio militare. E un episodio che ha segnato per sempre la sua visione del mondo. “Ho imparato a marciare, a urlare risposte idiote a domande cretine, ad allacciarmi gli scarponi, a cantare marciando al passo sul cemento, a vivere in mezzo a una mandria 24 ore su 24, a non sognare più, a tacere… E ho imparato che dalla massa non può nascere che il peggio”. Sono passati vent’anni da quando il servizio militare obbligatorio è stato abolito in Francia, quindici nel nostro Paese. In questo graphic novel Manu Larcenet, uno dei maestri del fumetto contemporaneo, ci racconta la sua esperienza giovanile da soldato. E la definisce senza mezzi termini “un giro all’inferno”. Nasce così un’incursione nel Male che anticipa opere della maturità come Blast e Il rapporto di Brodeck. Con stile asciutto e con un evocativo disegno in bianco e nero, l’autore descrive quello che è stato il suo incubo quotidiano: una vita in caserma fatta di obblighi insensati, punizioni assurde ed esplosioni di violenza. Fino al racconto di un episodio che formerà indissolubilmente la sua scala di valori come uomo e di conseguenza la sua cifra stilistica come autore. Quasi è un racconto catartico, scritto e disegnato di getto: un vero e proprio esorcismo, che si avvale di un segno grafico oscuro, brutale e intransigente. L’opera di un giovane Larcenet che alla fine degli anni ’90 aveva imparato da David B. la libertà di fare autobiografia intima e sincera a fumetti, e guardava a maestri come Trondheim e Blutch, già però rielaborando la loro lezione in maniera personalissima. Pubblicato in Francia anni fa e più volte ristampato, sempre in nuove edizioni, Quasi si colloca nello stesso percorso introspettivo di Larcenet visto in opere come Faremo senza, segnandone l’ennesima tappa emozionante e indispensabile.
Di Manu Larcenet.
Bianco e nero. Cartonato. 104 pagine.
Prezzo di copertina: EUR 18,00
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