DALLA PREFAZIONE DI TITO FARACI: Quello che mi aspetto da un prodotto indipendente – un film, un disco e, ovviamente, anche un fumetto – è lo stupore. Voglio essere stupito. Non mi interessa ritrovare le stesse cose proposte dal mainstream realizzate in modo più "artigianale". Sarò cinico (ma onesto): non mi interessano nemmeno l'impegno e la passione che ci stanno dietro. Voglio trovare qualcosa di diverso, che riesca a stupirmi. Ebbene, The Cannibal Family è un fumetto indipendente diverso da tutto quello che posso procurarmi nell'edicola sotto casa. E, soprattutto, è un fumetto indipendente che è riuscito a stupirmi. Sempre di più. Ho appena finito di leggere questo numero 2 (che poi è terzo, contando anche lo 0) sentendomi come se avessi fatto un giro sopra un ottovolante da cui mi attendevo emozioni forti, paura e sconcerto, ma del quale non conoscevo il percorso. C'è stata più di una curva che proprio non immaginavo e un'ultima impennata, vertiginosa. Oh, wow… La serie creata da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni spinge l'occhio del lettore oltre la soglia. Lo costringe a vedere l'orrore, la violenza, la perversione in istanti congelati. Perché nel fumetto, diversamente dal cinema, gli istanti restano lì, non svaniscono quando passi alla vignetta successiva. Questa è una sua forza, che gli autori di The Cannibal Family hanno sfruttato spavaldamente. Sì, sono sorpreso. Pensavo – temevo, addirittura – che un fumetto italiano non potesse arrivare così in là . Ma, per una volta, mi piace ammettere di essermi sbagliato. Nelle pagine che state per leggere (o forse avete già letto, se, come me, lasciate per ultime le prefazioni) l'atroce e dolorosa saga della famiglia Petronio arriva a nuove e importanti svolte, sia nel presente sia nel passato: due binari che stanno avvicinandosi sempre di più. E, a proposito della sezione nel passato, lo sceneggiatore ospite Andrea Cavaletto si è dimostrato, non certo per la prima volta, un maestro dell'horror italiano. E lo diventerà , ci scommetto, Stefano Fantelli, gran tessitore della trama di The Cannibal Family. Con stili diversi, ma altrettanta efficacia e durezza, si alternano ai disegni Rossano Piccioni e Dario Viotti: ruvido e allucinato il primo, nitido e tagliente il secondo. Poi ci sarebbe un altro discorso, importante, sulla differenza fra violenza e rappresentazione della violenza. Però mi piace pensare che, tra i lettori di The Cannibal Family, non ci siano moralisti da "redimere". (E, se ci sono, tanto peggio per loro.) Copertina di Nicola Genzianella
Bianco e nero. Spillato. 32 pagine.
Prezzo di copertina: EUR 4,00
Prezzo HoVistoCose: EUR 3,80
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